31.05.2017

Come difendersi dall’anatocismo bancario: le forme di tutela

Scopriamo tutti i passi necessari per tutelarsi dalla capitalizzazione degli interessi: ecco come difendersi dall’anatocismo.

come-difendersi-dall-anatocismoCome abbiamo già scritto in un precedente approfondimento, la piaga dell'anatocismo è una delle più comuni e diffuse forme di mala gestio bancaria. Per imprese e privati non è dunque infrequente scontrarsi con il fenomeno della capitalizzazione degli interessi sugli affidamenti in conto corrente, che si realizza tramite il calcolo sugli interessi già computati e scaduti, e come tali non dovuti. Ma come è possibile difendersi dall’anatocismo?

L'anatocismo nella Legge di Stabilità 2014

Prima di tutto occorre precisare che l’anatocismo è una pratica espressamente vietata da diversi interventi legislativi - come la Legge di Stabilità del 2014 (L. n. 147/2013) – e da diverse sentenze della Cassazione – come quella n. 24418/2010 della Corte a Sezioni Unite – che consentono di  ottenere il rimborso degli interessi versati indebitamente. In particolare, la legge n. 147/2013 sancisce chiaramente come “gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale”.

Anatocismo bancario: ecco come difendersi

La violazione di queste norme consente dunque ai clienti, privati ed aziende, di difendersi dall’anatocismo, garantendo il diritto di non versare nulla in favore degli istituti di credito a titolo di capitalizzazione degli interessi o di richiedere alla banca un risarcimento per gli interessi già versati, considerando che il termine di prescrizione – come stabilito dalla già citata sentenza n. 24418/2010 – ha durata decennale.

Verificare con certezza l’applicazione di interessi anatocistici è un passo indispensabile per difendersi dall’anatocismo. Per questo, è necessario affidarsi ad una società di ingegneria finanziaria, in grado di fornire una perizia tecnico-finanziaria volta a verificare i  tassi di interesse applicati nei contratti di conto corrente, per stabilirne la correttezza, e garantire l’assistenza legale di avvocati specializzati in diritto bancario e finanziario, per la restituzione degli interessi versati in eccesso.

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