29.05.2017

Cose da sapere sui prestiti personali: tutte le anomalie

Tutto ciò che c’è da sapere sulle anomalie dei prestiti personali: ecco quando superano i tassi d’usura o cadono nella pubblicità ingannevole.

Il prestito personale è uno dei prodotti creditizi più richiesti tra coloro che non dispongono della liquidità necessaria per realizzare un progetto o finanziare un acquisto. Rispetto ad altre forme di finanziamento, infatti, sui prestiti personali non gravano diritti di ipoteca o di pegno né – come avviene invece per i prestiti finalizzati – richiedono l’esigenza di dichiarare a che cosa servano. Allo stesso tempo, però, è anche una delle forme di finanziamento più difficili da ottenere quando si ha una scarsa affidabilità creditizia, oltre a presentare tassi d’interesse più alti. Naturalmente, prima di stipulare un prestito personale, è opportuno informarsi il più possibile per non incorrere in trappole creditizie come la pubblicità ingannevole o, peggio ancora, dei tassi usurai. Ecco quali sono le cose da sapere sui prestiti personali e a tutte le possibili anomalie.

La prima cosa da sapere sui prestiti personali è che cosa è il tasso di interesse massimo consentito e se il prestito che abbiamo sottoscritto lo rispetta. Come anticipato, infatti, rispetto alle altre tipologie di finanziamento, il prestito personale richiede generalmente tassi d’interesse più alti per ovviare alla maggiore flessibilità con cui viene concesso. Prima di sottoscrivere un prestito personale, quindi, è fondamentale verificare che i tassi di interesse del prestito non superino l’indice di riferimento oltre cui possono essere considerati usurari. Tale tasso viene fissato trimestralmente dalla Banca d’Italia, e ha come parametro di riferimento il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) a seconda della categoria di appartenenza. Per verificare che il tasso di interesse del prestito personale non superi il tasso di interesse massimo consentito, quindi, occorrerà verificare in particolar modo il TEG, ovvero il tasso effettivo globale del prestito.

Un’ulteriore criticità che possiamo riscontrare nei prestiti personali è l’errata indicazione del T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale), il quale assolve la funzione di indicare la totale onerosità del finanziamento, comprensiva di tutte le voci di spesa riguardanti il rapporto. Tra le cose da sapere quando si richiedere un prestito personale ci sono infatti anche i costi aggiuntivi applicati, che devono essere sempre indicati e rappresentati nel T.A.E.G., per non ricadere nel fenomeno della pubblicità ingannevole.

Naturalmente, per essere certi che il prestito personale da voi sottoscritto non presenti oneri aggiuntivi tali da ricadere nella pubblicità ingannevole o che il tasso di interesse applicato non superi il limite di usura potrete fare affidamento sulla consulenza degli esperti nel recupero degli interessi illegittimi e delle perdite finanziarie di GMB Finance.

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