26.06.2017

Revoca degli affidamenti bancari: che cosa è e come difendersi

Scopriamo le forme di tutela dalla revoca unilaterale degli affidamenti bancari: perché è illegittima e come difendersi in caso di abuso.

revoca-affidamenti-bancariL’affidamento in conto corrente o fido di cassa è un meccanismo di finanziamento che garantisce una flessibilità imprescindibile per molte aziende, assicurando una linea di credito che consente di mantenere l’operatività anche quando - a fronte di ritardi nei pagamenti, spese correnti o altre evenienze - si determina un superamento dello scoperto.
Naturalmente, la possibilità di avere uno scoperto di conto corrente è sottoposta a precise tempistiche e modalità di rientro, ben definite e accordate per contratto: per questo motivo, la revoca degli affidamenti bancari non può mai essere esercitata in maniera univoca e arbitraria della banca, ovvero senza alcun preavviso o senza alcuna motivazione legittima. Ma scopriamo meglio come funziona la revoca degli affidamenti bancari e come difendersi dai possibili abusi.

Come funziona la revoca degli affidamenti bancari

Come già detto in precedenza, il fido bancario consente al correntista di andare in “rosso”, naturalmente secondo modalità prestabilite e per un determinato periodo temporale, stabiliti per contratto. La concessione dell’affidamento bancario è infatti una vera e propria forma di finanziamento, che consente di prelevare denaro dal proprio conto oltre il saldo negativo a tempo determinato o indeterminato, entro i limiti di rientro pattuiti con la banca nei tempi, nella durata e nelle caratteristiche.

La revoca unilaterale degli affidamenti bancari

La banca o l’istituto di credito che concede il fido bancario può decidere unilateralmente la revoca degli affidamenti bancari, un diritto spesso giustificato dalla mutazione delle condizioni economiche, ma per evitare che il correntista sia esposto in questa maniera al rischio di insolvenza o al pericolo di fallimento, la revoca non può avvenire in maniera del tutto arbitraria. A meno che il correntista non abbia dimostrato manifesta inaffidabilità o insolvenza, la revoca degli affidamenti deve sempre essere giustificata e rispettare i principi di diligenza, correttezza, ragionevolezza e buona fede, ma soprattutto essere notificata con preavviso e nei tempi necessari a non porre il cliente in una difficoltà ingiustificata prima della data di rescissione.

Come difendersi dalla revoca ingiustificata degli affidamenti bancari

Se ritenete di aver subito un abuso del diritto di revoca degli affidamenti bancari, è sempre altamente consigliabile affidarsi ad esperti in diritto bancario e finanziario, come quelli di GMB Finance, in grado di attestare la legittimità della revoca del fido bancario e di altre pratiche scorrette e offrire assistenza legale nel procedimento di sospensione della revoca e nella richiesta del risarcimento del danno subito. Molto spesso anche una perizia tecnica, che attesta eventuali criticità quali anatocismo, usura o commissioni illegittime nell’affidamento di conto corrente, con l’ausilio di legali esperti in diritto bancario, può essere il giusto strumento per risanare una posizione di revoca degli affidamenti.

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