21.10.2022

Derivati tossici: puoi uscirne.

Abbiamo difeso con successo molti clienti schiacciati dalle banche che hanno proposto e fatto sottoscrivere derivati tossici.




I derivati bancari rappresentano degli strumenti finanziari definiti rischiosi per le eventuali ingenti perdite di risorse economiche di investitori e aziende. Ma allora se sono così rischiosi perché tali strumenti sono così diffusi sul mercato?
 
Malgrado i diversi casi di fallimento, come quelli di Lehman Brothers, una delle più grandi banche americane, che rappresenta uno dei fallimenti più importanti nella storia economica degli Stati Uniti, fallimenti come questo esistono ancora e sono comuni.
 
Tramite questo articolo potrai scoprire quali sono i derivati bancari e quali possono essere definiti “tossici”.
 
derivati bancari, a partire dall’inizio degli anni ’90, sono divenuti dei mezzi finanziari notevolmente diffusi. La definizione letterale di derivati bancari li definisce come “titoli il cui valore dipende dall'andamento del prezzo di un secondo bene o di un’altra attività definita “sottostante”.” Quindi di conseguenza, i derivati bancari sono gli strumenti finanziari che non hanno un loro valore proprio ma derivano dal valore dell’andamento di altri asset finanziari.
 
I derivati bancari, in conclusione, rappresentano una vera e propria scommessa sulla previsione dei valori di specifici beni che, se da una parte offrono l’opportunità di aumentare notevolmente il proprio profitto, dall’altra parte rischiano altrettanto di aumentare le perdite, vista la difficoltà della stima da fare.
 
Anche se i derivati bancari sono nati come mezzo per offrire una maggior copertura dai rischi finanziari, la loro natura speculativa ha provocato un vero e proprio decadimento, trasformando così il mercato in un mercato di titoli definiti “tossici”.
 
I derivati tossici rappresentano difatti i derivati che - per difficoltà, squilibrio finanziario tra le due parti o la presenta di oneri impliciti - presentano un tasso di rischio così alto da rendere certa la minusvalenza sulle spalle del cliente.
In particolar modo, possono riferirsi ai contratti SWAP, i quali sono messi in vendita dagli istituti bancari ai loro clienti al di fuori di un mercato regolamentato. Tali derivati sono, difatti, sprovvisti dei principi standard decretati dalle autorità di mercato, e con condizioni che sono favorevoli solo per le banche, causando notevoli perdite delle risorse economiche aziendali e degli enti pubblici che li utilizzano.
 
Il rischio per gli investitori potrebbe essere quello di finanziare prodotti bancari, ad esempio mutui, prestiti o leasing, collegati, senza che loro lo sappiano, a titoli derivati contraddistinti da un sistema di valutazione non trasparente, difficile e senza alcuna garanzia, che sono messi in vendita con il solo fine di venduti al solo scopo di trarre profitto.
 
Se vuoi difenderti dalle varie speculazioni derivanti da titoli bancari tossici, è consigliato richiedere una consulenza per poter studiare il tuo caso, capire quale siano le strategie più giuste da prendere e ottenere il rimborso delle perdite che hai subito.
 
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