07.11.2018

Il contratto di leasing: quali tipologie esistono e come riconoscere se presenta delle insidie

Come è strutturato un contratto di leasing, quali diverse tipologie esistono e come fare per vedere se presenta delle anomalie.

Che cosa è il contratto di leasing

Il contratto di leasing, dal termine inglese to lease, affittare, trae le sue origini dal sistema del common law ed appartiene alla categoria dei “nuovi contratti” risultati dalla combinazione degli schemi della vendita con patto di riservato dominio (ex art. 1523 c.c.) e del contratto di locazione di cui all’art. 1571 del Codice Civile. Con questa tipologia di contratto una parte – detta concedente o locatore - concede in godimento all'altra – l’utilizzatore - un bene, a fronte del pagamento di una serie di canoni per un determinato periodo di tempo; alla scadenza del termine l’utilizzatore può scegliere se restituire il bene o tenerlo, a fronte del pagamento di un prezzo finale, detto prezzo di riscatto.

Quali tipologie di leasing esistono

Il contratto di locazione si può manifestare in tre diverse tipologie: il leasing finanziario, il leasing operativo ed il lease back. Andiamo a vederle nel dettaglio.

  • Leasing finanziario: in questo caso una società finanziaria acquista, per conto del cliente - impresa industriale o commerciale - un bene ad essa necessario, cedendoglielo in godimento a fronte del pagamento di un canone periodico (funzione di finanziamento). In questa tipologia di leasing quindi i soggetti che intervengono sono tre: l’impresa di leasing (concedente, lessor o locatore), l’utilizzatore (concessionario, lessee o conduttore) ed il fornitore (costruttore) del bene. La società di leasing non produce quindi essa stessa il bene – come nel caso del leasing operativo – bensì si tratta di una vera e propria società finanziaria che concede all’impresa utilizzatrice il finanziamento necessario all’acquisizione di un bene destinato a restare nel lungo periodo nella struttura produttiva di questa. La proprietà del bene locato appartiene pertanto alla società di leasing fino all'eventuale riscatto da parte del cliente.
  • Leasing operativo: in questa tipologia di contratto è il produttore stesso che concede un bene standardizzato, da lui prodotto, in godimento ad un utilizzatore, a fronte di un corrispettivo commisurato al valore d’uso del bene, e non alla sua durata economica. Il caso tipico è il leasing di autovetture proposto dalle varie case automobilistiche. In questo caso quindi i soggetti coinvolti sono solo il locatore, che di norma è colui che produce il bene, e il locatario. Alla scadenza dei canoni il locatario potrà scegliere se acquistare o meno il bene a fronte del pagamento di un’opzione di riscatto, o se al contrario restituire l’immobile.
  • Il lease – back: anche detta “vendita con patto di locazione”, rappresenta una particolare tipologia di finanziamento con cui il proprietario di un bene (generalmente un immobile) lo vende ad una società di leasing che a sua volta glielo concede in godimento a fronte del corrispettivo di un canone periodico. Il cedente pertanto si trasforma da proprietario del bene ad utilizzatore, e allo scadere dei canoni può decidere se riscattare il bene oppure no. Il lease-back permette quindi all'alienante di liberare capitali altrimenti immobilizzati in mezzi aziendali per ottenere della liquidità, conservandone però al tempo stesso l’utilizzo. È il caso tipico di imprenditori che concedono in lease back immobili aziendali, impianti produttivi o flotte di automezzi. La funzione del contratto è essenzialmente quella di finanziamento e, in correlazione ad essa, per lungo tempo si è dubitato della sua compatibilità con il divieto del patto commissorio.

Il contratto di leasing rappresenta una delle forme di finanziamento più diffuse tra le aziende proprio per la sua versatilità, ma questo non vuol dire che in tali contratti non si nascondano delle insidie e delle criticità, poste in essere dalle società finanziarie, che spesso possono portare ad ingenti perdite nelle casse aziendali. Molto spesso infatti, le società di leasing, forti del loro potere contrattuale e dell’asimmetria informativa tipica del rapporto banca – cliente, nascondono dietro tali contratti irregolarità sotto il profilo legale e finanziario, quali ad esempio tassi usurai, pubblicità ingannevole o clausole di indicizzazione capestro.

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