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16.06.2021

Azienda marchigiana operante nel settore dell’edilizia recupera € 475.000 per derivati illegittimi

Cliente della GMB Finance recupera le perdite subite dai contratti derivati ormai estinti

La società marchigiana operante nel settore dell’edilizia aveva stipulato tra il 2011 e il 2012 dei contratti di IRS con una banca nazionale, successivamente estinti.

A causa dell’oscillazione dei tassi Euribor, la società ha registrato pesanti perdite in termini di flussi di cassa negativi; alla luce di ciò si è rivolta alla GMB Finance con lo scopo di far valutare i contratti sottoscritti e la regolarità degli stessi, per verificare la presenza di eventuali criticità legali o finanziarie.

La perizia tecnica della GMB Finance ha evidenziato molteplici profili di criticità finanziarie, prima tra tutte l’incoerenza tra gli swap sottoscritti e le passività sottostanti. Tra le principali disomogeneità la perizia tecnica ha evidenziato che le scadenze delle date di pagamento dei canoni differiscono, così come le date di inizio e di scadenza dei leasing rispetto a quelle dei derivati, e inoltre diverge anche il nozionale dei derivati rispetto all’indebitamento complessivo dei leasing. Inoltre, sulla base dei tassi forward analizzati alla data di stipula dei derivati, vale a dire la proiezione futura dei tassi così come osservata dal mercato in quel dato istante, è emerso che gli stessi avrebbero generato perdite potenziali in danno alla società, con la presenza di flussi di cassa negativi per la quasi totalità della vita dei contratti. Infine, analizzando gli scenari probabilistici dei flussi di cassa dei derivati in capo alla società, elaborati attraverso una simulazione casuale dell’evoluzione tasso Euribor in relazione alle condizioni del mercato presenti al momento della sottoscrizione degli swap, è emerso che solamente in meno del 10% dei casi la società avrebbe potuto ricevere flussi di cassa netti positivi dallo swap.

Ne consegue che la banca era già a conoscenza, al momento della vendita dei derivati, del fatto che i contratti sottoscritti dal cliente avrebbero generato ingenti perdite, e che quindi fossero assolutamente inadeguati rispetto alle esigenze della società.

Considerando tutte queste risultanze, è stata avviata una contestazione nei confronti della banca, per il recupero delle perdite subite. Dopo avere predisposto un formale reclamo all’Istituto, sulla base dei risultati ottenuti in perizia, è stato avviato un arbitrato, dal momento che i contratti derivati contenevano una clausola compromissoria arbitrale. Poco dopo l’avvio dell’arbitrato è stato raggiunto un accordo bonario tra le parti. Nonostante i derivati fossero estinti da anni, e le perdite fossero ormai cristallizzate nel conto economico della società, senza possibili risparmi futuri sui contratti stessi, si è raggiunto un accordo transattivo che ha permesso alla società marchigiana di recuperare € 475.000 a risarcimento delle perdite subite.

L'intera operazione è stata organizzata e coordinata dal dott. Gian Marco Bardelli. Internamente hanno preso parte all'operazione il dott. Matteo Gambini e l'avv. Riccardo Righi. Infine, gli aspetti legali sono stati curati dagli avvocati Matteo Acciari e Luca Zamagni. 

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