Come dare una seconda possibilità alla tua impresa.
Piano di risanamento aziendale – GMB Finance ti offre gli strumenti più adatti per risolvere la crisi di impresa.
ll piano attestato di risanamento è un atto negoziale stragiudiziale che regola la crisi di impresa e che offre la possibilità all'imprenditore, che si trova in uno stato di crisi o di insolvenza, di presentare ai suoi creditori un programma che abbia come fine principale risanare la posizione debitoria dell’azienda e di garantire l’equilibrio della condizione economica.
Il piano attesto di risanamento non ha una disciplina particolare nella struttura della legge fallimentare: il legislatore ha pronunciato una normativa abbastanza limitata del piano attestato di risanamento. Infatti, si accenna al piano solo nell’articolo 67 comma 2, dove si regolano gli atti non soggetti ad azione revocatoria fallimentare. L’articolo 67 annuncia che non possono essere soggetti all’azione revocatoria gli atti, i compensi e le garanzie che sono concesse sul bene del debitore, a patto che il piano di risanamento risulti essere idoneo per consentire il risanamento e il riequilibrio dell’impresa e della sua situazione economica e finanziaria.
Il piano attesto di risanamento è quindi uno strumento tramite il quale il debitore designa diversi obiettivi tra cui: il risanamento dell’esposizione debitoria dell'impresa e il riequilibrio della situazione economica e finanziaria dell’impresa.
Inoltre, un professionista indipendente, incaricato dal debitore, ha il compito di verificare e attesta che il piano sia legittimo e fattibile. Il professionista deve possedere di requisiti precisi per poter essere incaricato di questa mansione; infatti, deve essere iscritto nel registro dei revisori legali e deve possedere i requisiti disciplinati dall’art. 28 della legge fallimentare. Il professionista non può far parte dell’impresa e né essere tra coloro che hanno come obiettivo il risanamento aziendale. Inoltre, l’esperto non deve aver lavorato con il debitore o per il debitore negli ultimi 5 anni.
l piano attestato di risanamento può dunque essere programmato da un imprenditore che si trova in stato di crisi o di insolvenza. Quindi da un punto di vista soggettivo l’imprenditore si trova in uno stato di crisi quando si trova in una condizione di difficoltà economico-finanziaria che ha come conseguenza la possibile insolvenza del debitore, e si trova in uno stato di insolvenza quando il debitore non riesce ad adempiere correttamente alle proprie obbligazioni.
Per potersi servire dello strumento del piano attestato di risanamento, l’azienda non deve tuttavia essere in una condizione di difficoltà irreversibile, anzi si deve piuttosto trattare di una crisi passeggera e momentanea, la quale può trovare una soluzione in un possibile accordo tra creditore e debitore.
Il piano, necessariamente, deve risultare idoneo a risanare la posizione debitoria aziendale e riequilibrare lo stato finanziario ed economico dell’impresa.
L'imprenditore può perciò, in queste ipotesi, programmare e stilare un piano di risanamento da poter proporre ad uno o a più creditori.
È chiaro che il piano attestato di risanamento ha come scopo principale garantire la continuità aziendale tramite il risanamento di una situazione normale da punto di vista economico e finanziario.
Per poter redigere un piano di risanamento aziendale che possa soddisfare i creditori è opportuno rivolgersi a dei professionisti esperti. GMB Finance, da oltre dieci anni, si occupa di redigere, in modo corretto e preciso, un piano di risanamento aziendale al quale il creditore non potrà rifiutare. Chiama allo 06.8540346 o contatta gmb@gmbfinance.it per approfittare subito di una consulenza gratuita e per poter riportare alla luce la tua impresa.