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26.10.2020

Decreto ingiuntivo per mancato pagamento del finanziamento: le conseguenze per il debitore

Quali sono le conseguenze del mancato pagamento delle rate di un finanziamento e come difendersi

Può capitare di trovarsi in momenti di difficoltà economiche - magari perché si è perso il lavoro o perché sono subentrate delle situazioni inaspettate - e non riuscire ad onorare i propri debiti bancari nei tempi e nei modi dovuti, a volte fino ad arrivare ad una condizione di totale insolvenza. Abbiamo già visto in precedenti articoli che non pagare un finanziamento comporta gravi conseguenze che ricadono sul piano patrimoniale: la banca applicherà anzitutto degli interessi di mora sulle rate non pagate, gravando ulteriormente sul debitore. Laddove il debitore non rientri degli insoluti, oltre ad essere segnalato in centrale rischi quale cattivo pagatore, potrebbe subire un’azione legale da parte della banca per il recupero del credito. La banca, infatti, in caso di rate non pagate nel contratto di finanziamento, può notificare un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento del proprio credito: con il decreto ingiuntivo la banca ottiene un provvedimento esecutivo con il quale può pretendere dal debitore la restituzione delle somme. Dalla notifica del decreto ingiuntivo il debitore ha 40 giorni di tempo per opporsi, pena la possibilità di tutelare pienamente i propri diritti.

Decreto ingiuntivo per rate non pagate sul finanziamento: quali sono le conseguenze per il debitore

Se a seguito del decreto ingiuntivo il debitore non si oppone, oppure non agisce tempestivamente per effettuare il pagamento, rischia il pignoramento dei beni ovvero l’esecuzione forzata. Se il giudice accoglie il ricorso, può emettere un’ingiunzione di pagamento, che potrebbe anche essere provvisoriamente esecutiva. In tale caso la banca creditrice deve attendere solamente 40 giorni per attivare l’esecuzione forzata nei confronti del debitore, e quindi l’atto di precetto può essere notificato subito e dopo 10 giorni può intervenire con il pignoramento. Tra le modalità di recupero credito che la banca può attuare vi sono:

  • la richiesta del quinto dello stipendio;

  • una trattenuta in busta paga attraverso un pignoramento dello stipendio;

  • il pignoramento dei beni patrimoniali quali beni materiali mobili o immobili o il conto corrente.

È bene sottolineare che in questa fase anche l’eventuale garante del credito è coinvolto nel recupero credito, e, pertanto, è bene che anche lui si adoperi al fine di fronteggiare le azioni della banca presentando opposizione, se non vuole dover attingere alle sue fonti finanziarie e patrimoniali.

Pertanto, visto che le conseguenze del decreto ingiuntivo sono potenzialmente molto pericolose per il debitore, è bene, nel momento in cui si riceve un decreto ingiuntivo, rivolgersi subito a dei legali specializzati in diritto bancario e finanziario, i quali potranno analizzare gli atti ricevuti e il contratto alla base del decreto e verificare la presenza di eventuali irregolarità. Molto spesso anche la presenza di anomalie nel contratto di finanziamento alla base del credito della banca può essere sfruttata per presentare opposizione al decreto ingiuntivo, invalidando il credito della banca, che non sarà più certo liquido ed esigibile.

Per fare ciò è bene rivolgersi a degli specialisti nelle analisi bancari e finanziarie, i quali potranno esaminare il finanziamento e verificare la presenza di irregolarità quali l’usura o il TAEG irregolare; sulla base di ciò potranno redigere una perizia tecnica che verrà utilizzata dagli avvocati nell’opposizione al decreto ingiuntivo. Questo potrebbe consentire al debitore di prendere tempo e congelare fino a fine causa il proprio debito nei confronti dell’istituto bancario, e a volte può anche permettere di ribaltare completamente la posizione da debitore a creditore, abbattendo gli importi richiesti dalla banca. Laddove ci siano le condizioni e a seconda dei reali obiettivi del cliente, in corso di causa si può anche trattare un accordo bonario tra le parti che consenta di gestire il pagamento del debito reale in forma dilazionata.
 
La GMB Finance, con i suoi legali specializzati in diritto bancario e finanziario e un team di esperti analisti finanziari, può aiutarti a difenderti dalle pretese della Banca e presentare opposizione al decreto ingiuntivo.

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