28.10.2018

L’imprenditore in una situazione di crisi aziendale: le decisioni per arrivare al risanamento

Quali sono le valutazioni che l'imprenditore deve eseguire per giungere alla strada del risanamento aziendale

Può succedere che il problema che conduce alla crisi d’impresa non nasca dalla mancanza dei sistemi di controllo – ma che come abbiamo visto sono fondamentali per prevenire una situazione di deficit aziendale – ma piuttosto nasca dal non intervento da parte dell’imprenditore. Capita di sovente che non vengano prese decisioni di cambiamento per problematiche interne e spesso - a causa di visioni troppo ottimistiche sulla futura evoluzione della situazione – la situazione possa peggiorare.

Pertanto, nel momento in cui l’azienda si ritrova in una situazione di crisi, ma ancora recuperabile, è necessario che l’imprenditore faccia alcune verifiche relative alla sua persona e alla sua famiglia - se si tratta di una azienda a conduzione familiare - o che venga attuata una verifica degli equilibri tra i soci - se si tratta di una azienda più strutturata. I punti da verificare per prendere una decisione su quale strada di risanamento avviare sono quattro:

1. Il coinvolgimento nella prosecuzione dell’attività d’impresa: un imprenditore scoraggiato o stanco non può portare alcun beneficio all’azienda in crisi: in questo caso è meglio che cambi mestiere. La voglia di continuare ed andare avanti è fondamentale. Solo un imprenditore che mette a rischio tutto quello che ha creato, la propria immagine e i propri capitali può fornire la motivazione necessaria alle persone interne ed esterne all’organizzazione per raggiungere un percorso di risanamento aziendale.

2. La presenza di un patrimonio immobiliare: molto spesso un patrimonio personale, o aziendale, che possa essere smobilizzato per generale liquidità può essere fondamentale per raggiungere il risanamento aziendale, in quanto può permettere di non andare ad appesantire ulteriormente il conto economico della società.

3. La disponibilità ad investire: l’imprenditore che intende percorrere un cammino di risanamento aziendale molto spesso deve essere disposto ad investire ulteriormente nella propria azienda, e quindi ad immettere il denaro necessario per realizzare il piano di risanamento predisposto.

4. Il livello di indebitamento: l’ultima verifica da attuare riguarda la capacità dell’impresa di ottenere nuova finanza. Se le banche hanno percepito la volontà dell’azienda di risanarsi, ed hanno fiducia nelle capacità dell’imprenditore, ma anche se hanno ancora a disposizione delle garanzie reali, allora sicuramente non sarà difficile ottenere nuova fiducia e una rinegoziazione del proprio debito.

Attraverso una attenta verifica di questi 4 spunti l’imprenditore può comprendere quale strada intraprendere per giungere ad un percorso di risanamento che riesca a superare la crisi in cui versa l’azienda.

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