03.05.2022

Mi fido o non mi fido…del “fido”?

Affidamento bancario: GMB Finance espone una rapida spiegazione del fido bancario e come può la banca applicare tassi usurari.



Può succedere, sia ai privati che alle imprese, di dover pagare delle somme superiori alle spese che sono adoperabili sul conto corrente. Se la banca riesce ad attingere al conto bancario anche quando il saldo è inferiore a zero, allora sicuramente avrà ottenuto l’affidamento bancario dal suo istituto di credito. In questo articolo verrà chiarito cosa è e a corsa serve l’affidamento bancario.
 
Tramite l’affidamento bancario, l’istituto di credito pone a disposizione del cliente una certa quantità di denaro per un lasso di tempo che può essere sia determinato o può essere anche indefinito. Tale somma può essere adoperata unicamente per compiere operazioni in uscita di costo maggiore rispetto al saldo adoperabile sul conto corrente.
 
Infatti l’affidamento, che nella maggior parte dei casi viene denominato “fido”, è utile per poter compensare le eventuali eccedenze. Per poterlo richiedere, il cliente dovrà chiedere alla sua banca la concessione del fido; la banca, dopo aver svolto verifiche, decreterà la possibilità o meno di ricevere l’affidamento.
 
Sussistono varie tipologie di fido, come ad esempio: il fido di firma, quando l’istituto bancario presta la propria firma di garanzia, per esempio sottoforma di avallo o di fideiussione. Esistono anche il fido di anticipazione di fideiussioni bancarie e il fido per derivati, che riguarda l’avviamento di un credito accordato per appoggiare l’esecutività in titoli derivati, quali future, swap o opzioni.
 
Chi ovviamente richiede l’affidamento bancario dovrà pagare un determinato costo, anche soltanto la possibilità di aprire un credito implica saldare una commissione.
 
Importante e necessario però è definire e sottolineare che esiste una differenza tra il fido e il prestito. Infatti, la prima differenza è che l’affidamento non deve essere adoperato obbligatoriamente per l’intero, anzi la somma che la banca pone a disposizione dei suoi clienti può essere impiegata solamente in parte, e i tassi sono equilibrati rispetto alla somma realmente erogata.
 
Un’altra differenza concreta tra il fido e il credito si origina dallo scopo diverso che hanno i due protagonisti. Il fido, normalmente, è usato per l’amministrazione e la gestione ordinaria dell’attività produttiva, e di conseguenza fa riferimento ad un arco temporale molto breve; invece il prestito protende ad appoggiare una crescita di capitale economico e quindi un lasso temporale medio/lungo.
 
Molto spesso capita di scontrarsi con tassi elevatamente alti, sia per lo sconfinamento sia per l’avviamento di un credito. Più frequentemente ancora è facile imbattersi in un procedimento giudiziario dove al centro dell’indagine troviamo la banca e l’usura emessa nei contratti di affidamento in conto corrente, nei quali si concordano un tasso per lo sconfinamento o lo scoperto di un conto corrente.  
 
Solo recentemente, tramite un’ordinanza, la Cassazione ha stabilito i criteri per il controllo dei tassi usurari attuati dagli istituti bancari, ponendo particolare attenzione alle commissioni applicate, tra cui le commissioni di massimo scoperto (CMS).
 
Per poter verificare se i tassi applicati dalla banca siano realmente usurari, sarà necessario effettuare un controllo di ogni trimestre del proprio affidamento bancario, tenendo conto del probabile superamento della soglia usuraria e comparando il tasso di fatto attuato e le soglie registrate nei trimestri.
 
Se vuoi effettuare un controllo e verificare i tassi attuati sul tuo affidamento in conto corrente, telefona allo 06.8540346, o contatta gmb@gmbfinance.it: GMB Finance sarà pronto ad offrirti la miglior consulenza di specialisti nel settore da oltre vent’anni.
 

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