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12.05.2021

Società immobiliare del modenese recupera € 170.000 per derivati illegittimi

Grazie all’intervento degli analisti finanziari e dei legali della GMB Finance l’azienda modenese recupera le perdite subite dai contratti derivati

La società modenese operante nel settore immobiliare aveva stipulato tra il 2006 e il 2007 dei contratti di IRS con una banca locale, successivamente estinti a fronte del pagamento del Mark to Market negativo da parte dell’azienda.

A causa dell’oscillazione dei tassi Euribor, la società ha registrato pesanti perdite in termini di flussi di cassa negativi; alla luce di ciò si è rivolta alla GMB Finance con lo scopo di far valutare i contratti sottoscritti e la regolarità degli stessi, per verificare la presenza di eventuali criticità legali o finanziarie.

La perizia tecnica della GMB Finance ha evidenziato molteplici profili di criticità finanziarie, prima tra tutte la presenza di commissioni implicite, e dunque non dichiarate, in fase di stipula dei derivati. I contratti sono risultati sottoscritti in assenza di un contratto quadro, e quindi in violazione degli artt. 21 e 23 del T.U.F.. In aggiunta, dall’analisi emersa dalla perizia finanziaria, entrambi i derivati sono risultati speculativi, e, ciò nonostante il cliente sia stato classificato dalla banca come “profilo prudente”, in violazione alla normativa vigente di cui al Reg. Consob n. 16190/2007, come integrato dalla Direttiva MiFID. Di fatti, l’azienda modenese non ha mai sottoscritto né ricevuto alcuna informazione dalla Banca circa il rischio reale connesso alle operazioni di investimento, nonché gli effettivi scenari probabilistici che poi hanno finito per incidere negativamente sull’effettivo costo dell’operazione finanziaria. La Banca ha violato i fondamentali doveri di diligenza e di buona fede posti dal legislatore: non solo risultava estremamente difficile per la società comprendere i rischi legati ai possibili pagamenti futuri determinati in base alle clausole contrattuali, ma, soprattutto, essendo questi derivati completamente speculativi, non coprivano la società dal rischio di rialzo del tasso di interesse. Difatti andando ad analizzare i tassi previsionali di mercato alla data di stipula dei contratti IRS, è emerso come questi avrebbero generato ingenti perdite in capo alla società, non assolvendo quindi alla funzione naturale di copertura che gli stessi avrebbero dovuto avere. Ne consegue che la banca fosse già a conoscenza, al momento della vendita dei derivati, del fatto che i contratti sottoscritti dal cliente avrebbero generato ingenti perdite, e che quindi fossero assolutamente inadeguati rispetto alle esigenze della società. Infine, tutti i contratti sono stati sottoscritti al di fuori dei locali commerciali della banca: alla luce di ciò i derivati avrebbero dovuto prevedere la facoltà di recesso nei sette giorni successivi alla data di stipula. Facoltà non indicata nei contratti firmati dall’azienda modenese. Per tale ulteriore motivo i contratti possono essere dichiarati nulli, in violazione dell’art. 30 del T.U.F., essendosi la banca dimostrata gravemente inadempiente anche sotto il profilo della correttezza e della trasparenza.

Considerando tutte queste risultanze, è stata avviata una contestazione nei confronti della banca, per il recupero delle perdite subite. Dopo avere predisposto un formale reclamo all’Istituto, sulla base dei risultati ottenuti in perizia, è stata avanzato un contenzioso dai legali della GMB Finance. Poco dopo la notifica dell’atto di citazione, è stato raggiunto un accordo bonario tra le parti. Nonostante i derivati fossero estinti da anni, e le perdite fossero ormai cristallizzate nel conto economico della società, senza possibili risparmi futuri sui contratti stessi, la banca ha accettato di addivenire ad un accordo transattivo, e la società modenese ha così recuperato € 170.000 a risarcimento delle perdite subite.
 
I contratti derivati venduti alle imprese sono stati, molto spesso, vere e proprie trappole che hanno comportato ingenti perdite nelle casse aziendali. Anche nei classici derivati plain vanilla, di tipo “fisso contro variabile”, dove la banca corrisponde l’Euribor mentre il cliente paga un tasso fisso, è possibile riscontrare criticità finanziarie e/o legali tali da poter richiedere l’invalidità del contratto stesso.
Gli specialisti in diritto bancario e finanziario di GMB Finance possono fornirvi uno studio di fattibilità preliminare, gratuito e non vincolante, volto a verificare la legittimità dei contratti derivati stipulati dalla vostra azienda, per stabilirne la correttezza, e quantificare l’ammontare di eventuali interessi illegittimi da poter contestare alla propria banca. La perizia tecnica di GMB Finance è il valido strumento che può permettervi di ottenere un confronto equo ed un rapporto paritario con la vostra banca, a tutela del vostro patrimonio e dei vostri diritti. È possibile recuperare le perdite sui contratti bancari fino a dieci anni dall'estinzione degli stessi.

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