perizia; anatocismo; usura; richiesta di rientro; decreto ingiuntivo;
13.04.2018

Affidamenti bancari in sofferenza: cosa fare

Cosa fare se la banca mette la posizione in sofferenza: come difendersi e salvare la propria azienda.

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L’affidamento bancario viene concesso dalla banca all’azienda per fornire a quest’ultima un’elasticità di cassa volta a far fronte agli impegni di spesa. Se il contratto è a termine la Banca può recedere prima della scadenza solo per giusta causa, e rispettando il termine di preavviso non inferiore a 15 giorni per la restituzione delle somme e degli interessi, mentre se il fido è a tempo indeterminato (cd “a revoca”), la banca può revocarlo in qualsiasi momento previo preavviso stabilito contrattualmente.
 

Quando l’affidamento bancario viene definito “in sofferenza”

L’affidamento bancario viene definito “in sofferenza” quando la riscossione da parte della banca non è certa a causa dell’insolvenza del cliente, che si trova in una situazione di grave crisi economica, o in un indebitamento tale che potrebbe essere l’anticamera del fallimento.
 

Cosa succede in caso di affidamento bancario in sofferenza

In questi casi la Banca comunica formalmente alla società la sua posizione e richiede il rientro del credito. Se la società non riesce a corrispondere quanto richiesto nei modi e nei tempi stabiliti dalla Banca, quest’ultima può provvedere a segnalare la posizione presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia (CRIF), con la conseguenza che potrebbe venir limitato l’accesso al credito presso altri istituti bancari oppure potrebbero peggiorare le condizioni di utilizzo.
Qualora l’azienda non dovesse riuscire a pagare il saldo debitore, la banca potrebbe notificarle un decreto ingiuntivo, anche provvisoriamente esecutivo.

Cosa fare quando la posizione viene messa a sofferenza

Se la banca segnala la vostra posizione in sofferenza è bene contattare quanto prima degli specialisti in diritto bancario e finanziario quali gli analisti finanziari e i legali della GMB Finance al fine di analizzare l’affidamento bancario oggetto di segnalazione. La perizia tecnico finanziaria sul conto corrente può essere infatti lo strumento più idoneo per ottenere un piano di rientro con la Banca, eseguire un saldo a stralcio o opporsi ad un decreto ingiunto, anche provvisoriamente esecutivo, qualora vi sia l’incertezza del credito della Banca a causa di irregolarità quali anatocismo, usura o commissioni di massimo scoperto illegittime.
 

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